Puntuali come orologi con l’arrivo della bella stagione, favorite dal rialzo termico, ricompaiono nei nostri prati e nelle città, le zecche.

Fastidiosi parassiti ben noti ai proprietari di animali d’affezione per la loro azione dannosa, infatti, oltre ad avere essi stessi un’azione patogena, possono essere causa di trasmissione di malattie anche mortali. E’ importante quindi già da questi giorni intervenire mettendo in atto adeguate misure preventive. Le zecche appartengono alla classe degli Aracnidi, sono di forma tondeggiante e le loro dimensioni oscillano tra i 3 mm ( i maschi ) ed i 15 mm (le femmine ), grazie a queste dimensioni e al colore bruno-grigiastro sono visibili ad occhio nudo e rilevabili al tatto quando si accarezza l’animale. Essi parassitano non solo i mammiferi ma anche rettili ed uccelli.

La loro fonte di sostentamento è il sangue, che viene succhiato dall’ospite grazie ad un apparato boccale che permette loro di ancorarsi sulla cute e far penetrare il rostro.
Il ciclo vitale della zecca è strettamente legato alle condizioni climatico-ambientali, infatti può avere una durata variabile da alcuni mesi fino a due anni, attraversando tre stadi: larvale, di ninfa e adulto. Dopo l’accoppiamento la zecca maschio muore mentre la femmina depone sul terreno migliaia di uova, fino a 15000, dalla schiusa di queste fuoriesce la larva che dopo 20 gg raggiunge la maturità e si attacca a qualche animale ospite, iniziando così a nutrirsi di sangue.
Nel giro di una settimana muta trasformandosi in ninfa, dopo qualche giorno diviene zecca adulta. Questi processi di mutazione possono avvenire in un unico ospite o in tre (uno per ogni fase).
Come descritto il ciclo vitale di una zecca ha luogo per il 90% su un ospite, parassitandolo.

Le azioni patogene possono manifestarsi su tre livelli:

  1. Ematologico: Anemie, accompagnate da deperimento e debilitazione dell’animale, dovute all’ingente sottrazione di sangue (una sola femmina ne può ingerire circa 2 ml) proporzionale al numero di parassiti presenti. Trasmissione di infezioni ematiche quali Piroplasmosi, Ehrlichiosi, Babesiosi, ecc.
  2. Dermatologico: La penetrazione del rostro nella cute causa delle infiammazioni locali e delle sovrainfezioni batteriche. Inoltre spesso si incontrano delle lesioni nodulari da corpo estraneo dovute all’incompleta estrazione del parassita da parte del proprietario; per evitare ciò esistono in commercio degli appositi staccazecche.
  3. Neurologico: Inoculo di sostanze neurotossiche che causano paralisi flaccide a carico degli arti e dei polmoni.

Nell’uomo non è insolito incorrere in patologie trasmesse da zecche, come la malattia di Lyme o Borrelliosi. Questa si manifesta in 3 stadi: nel primo compare un esantema rosso nel luogo della puntura, nel secondo si ha ingrossamento di milza e fegato ed infine nel terzo stadio si hanno compromissioni neurologiche. Come abbiamo accennato le problematiche legate all’infestazione di questi parassiti sono innumerevoli e possono coinvolgere anche l’uomo per cui è importante che oltre ai Veterinari anche i Farmacisti forniscano delle informazioni appropriate per prevenire ed eventualmente risolvere gli effetti che ne derivano. I prodotti in commercio sono innumerevoli e la maggior parte sono esenti dall’obbligo di ricetta medica, quindi è importante che il farmacista sia informato sulle novità immesse sul mercato, sempre più efficaci e con minori effetti collaterali per l’animale e per l’uomo, in quanto gioca un ruolo fondamentale nell’educazione sanitaria, contribuendo alla diffusione di una corretta conoscenza delle problematiche in campo veterinario.

Di seguito alcune molecole utilizzate così come tali o in combinazioni tra loro, per la prevenzione e/o trattamento da infestazione da zecche:

  • Rimozione della zecca
  • Repellenti (Essenze naturali)
  • Olio di Neem
  • Oli essenziali
  • Ectoparassiticidi:
  • Clornicotinilguanidina Imidacloprid
  • Fenilpirazoli Fipronil
  • Carbamati Propoxur, Carbaryl
  • Piretroidi Diazinone, fenthion permetrina

Tra le varie formulazioni farmaceutiche quelle più evolute sono i preparati Spot-on per maneggevolezza e sicurezza d’impiego, infatti sono commercializzati in pipette pre-dosate nella misura di 3-5ml e vengono applicati a livello scapolare, con frequenze mensili o bimestrali a secondo dell’ambiente in cui vive l'animale; inoltre, a differenza delle polveri, non lasciano residui per cui né l’operatore né l’animale vanno incontro a fenomeni d’intossicazione. Mentre con le polveri si ha una riduzione dell’efficacia in seguito al contatto con l’acqua (pioggia e/o bagni), questo inconveniente si evita con gli Spot-on in quanto il principio attivo viene assorbito a livello cutaneo e nelle ghiandole sebacee da dove viene rilasciato in 30-40 gg, quindi rimane sempre in circolo senza avere interferenze con gli eventi esterni. Utili sono gli spray soprattutto per i prodotti ad attività repellente (olio di Neem e oli essenziali) perché possono essere utilizzati tutte le sere per incrementare l’effetto repellente, anche se i gatti hanno timore del sibilo. Negli USA e in alcuni stati europei i prodotti a base di olio di Neem sono utilizzati per l’uomo come repellenti da zecche.