Le pulci sono parassiti cutanei che infestano i nostri animali nella stagione più calda. Le pulci appartengono all’ordine degli Afanitteri, famiglia Pulicidae, quelli che solitamente parassitano cani e gatti sono Ctenocephalides felis e canis.

Di colore scuro, questi insetti misurano solo qualche millimetro, posseggono tre paia di zampe che permette loro di compiere dei salti lunghissimi. Il loro nutrimento, come per le zecche, è costituito dal sangue. Il ciclo vitale si completa nell’arco di 3 – 4 settimane, e si sviluppa attraverso una metamorfosi che attraversa tre stadi: larva, pupa ed insetto adulto.

I problemi legati alla presenza delle pulci sui cani e gatti sono diversi: oltre agli stati di indebolimento e anemia causato dalla sottrazione di sangue dall’ospite, il problema principale è il prurito, dovuto alla reazione del morso dell’insetto all’animale. Il prurito e quindi il conseguente autotraumatismo da grattamento è causa di notevoli reazioni secondarie quali ferite cutanee, croste, piaghe, alopecia. Inoltre una delle più frequenti malattie dermatologiche è la Dermatite Allergica da Pulci (DAP), espessione clinica della risposta di ipersensibilità agli antigeni delle pulci. Dato che le pulci sono caratterizzate dal compiere abbondanti pasti di sangue, la saliva ha il compito di favorire il flusso di sangue verso il parassita e ciò avviene grazie alla presenza di vari fattori emostatici che inibiscono la funzione delle piastrine, causano vasodilatazione e impediscono i fenomeni coagulativi. Le sostanze presenti nella saliva deputate a favorire questo flusso di sangue sono tutte allergeniche. 

Infine non sono da trascurare le patologie che possono trasmettere, quali infestazione da tenia Dipylidium caninum o Rickettsia. La pulce inoltre è ritenuta responsabile nella diffusione di Bartonella henselae (malattia del graffio) la quale può essere trasferita anche all’uomo tramite il graffio di un gatto contaminato. L’uomo può venire morso dalle pulci giovani in cerca di un ospite, ma nella maggior parte dei casi tutto si risolve con la presenza di pomfi pruriginosi che durano qualche giorno.

Trattamenti

Gli insetticidi utilizzati appartengono a varie categorie:

  • Clornicotinilguanidina: imidacloprid
  • Fenilpirazoli: fipronil
  • Piretroidi: permetrine, piretrine
  • Carbamati: Propoxur

Oltre agli insetticidi ci sono molecole, lufenuron, fenoxicarb e metoprene, che agiscono sui meccanismi e/o fattori biologici della crescita (IGR) agendo come:

  • Inibitori sintesi chitina (sostanza utile per lo sviluppo dell’esoscheletro)
  • Molecole ad attività simil-ormoni della crescita. In commercio si trovano prodotti che sono la combinazione tra insetticidi e inibitori della crescita.

Però ora trattiamo anche i prodotti che vengono utilizzati solo per le pulci. Vorrei spendere qualche parola per una molecola, l’azadiractina, estratta dalle foglie e dai semi del Neem (Azadiractha indica): è un triterpene ad azione protettiva nei confronti degli agenti biologici esterni, possiede diverse proprietà tra cui l’inibizione delle capacità nutritive degli insetti, la soppressione della fecondità. Essa è efficace a basso dosaggio ed esercita un’efficace protezione contro pulci e zecche risultando completamente atossica; in diversi stati europei veniva già utilizzata in campo umano ma in Italia da pochi anni è stato introdotta e commercializzato ad uso veterinario. E’ importante effettuare periodicamente la pulizia dell’ambiente in cui vive l’animale per prevenire re-infestazioni.