La Filariosi Cardio – Polmonare del cane è una malattia causata da un endoparassita ( Dirofilaria Immitis ) trasmessa da un cane all’altro mediante la puntura di zanzare.

Ciclo vitale

Il parassita da adulto vive all’interno del cuore e delle arterie polmonari, hanno l’aspetto di “fili” da cui il nome filariosi e raggiungono una lunghezza di 20 – 25 cm, le larve invece vivono in tutto il sistema cardio-circolatorio. In seguito alla puntura di cani infestati da parte delle zanzare, quest’ ultime aspirano con il sangue le larve le quali si sviluppano all’interno delle ghiandole salivari e diventano capaci di infestare un altro cane. Una volta entrate nel nuovo ospite, le larve iniziano la migrazione che dura 6 – 7 mesi in tutto l’organismo terminando con la fase di trasformazione da larva ad adulta nel cuore e qui producono altre larve per iniziare un nuovo ciclo.

Diagnosi

La filariosi cardio-polmonare inizialmente è asintomatica l’aumentare del numero di parassiti determina l’ostruzione delle arterie e delle cavità cardiache portando ad insufficienza cardiaca che può essere di vari gradi: da lieve, con sintomi nulli, a grave con sintomi estremamente marcati (tosse continua e raccolta di liquido in addome). I sintomi si rendono evidenti soprattutto in quegli animali che praticano sforzi fisici infatti manifesteranno segni di stanchezza e affaticamento mentre nei cani che fanno poco movimento la patologia si manifesta in 2 –3 anni.

Terapia

E’ da considerarsi endemica nell’Italia Settentrionale però è presente anche in alcune zone umide del centro Italia. La malattia non inguaribile però a secondo del tempo intercorso dal contagio alla diagnosi si sono potuti verificare dei danni a carico delle pareti cardiache e dei vasi per cui il cane rimarrà cardiopatico a vita. La terapia si attua per mezzo di un composto arsenicale somministrato per via i.m. agisce uccidendo i parassiti. E’ importante che l’animale trattato sia a completo riposo perché l’uccisione di questi parassiti comporta l’immissione in circolo degli stessi generando la formazione di trombi che potrebbero occludere qualche vaso, per cui è necessario che il Medico Veterinario stabilisca la prognosi, cioè il tempo necessario per cui il sistema immunitario dell’animale reagisca eliminando i parassiti morti dal circolo sanguigno. In seguito a ciò si capisce l’importanza di attuare una adeguata profilassi soprattutto per chi vive o frequenta quelle zone ritenute endemiche.

La profilassi si effettua con una serie di sostanze appartenenti alla classe degli Endectocidi Macrolidici questi si ottengono dalla fermentazione di batteri del genere Streptomyces e sono attivi a concentrazioni molto basse. Essi risultano attivi anche nei confronti di ecto-parassiti, in particolare nematodi ed artropodi. Le molecole maggiormente utilizzate sono: Milbemicina ossima; Ivermectina; Selamectin; Moxidectin; esistono in commercio anche associate ad altre molecole sempre con attività antiparassitaria. La somministrazione di queste molecole è utile come profilassi con la posologia di una compressa al mese.

Da ricordare che l’ivermectina è tossica per cani di razza Bobtail e Pastore scozzese. Vivendo o recandosi in vacanza nelle zone endemiche è opportuno adottare ulteriori meccanismi di prevenzione per evitare la puntura delle zanzare utilizzando dei repellenti a base di Olio di Neem somministrato come spot-on ogni 20gg o come spray tutti i giorni.