La primavera è alle porte e, come tutti gli anni, si ripresenta il problema dei parassiti esterni che, oltre ad essere fastidiosi, rappresentano un pericolo per animali e uomini.

La lotta a questi parassiti, e quindi ai problemi di cui sono causa, si combatte con la prevenzione proprio in questi mesi, quando il clima caldo/umido favorisce la ripresa del ciclo biologico interrotto dal freddo invernale. I prodotti più conosciuti e maggiormente utilizzati risultano sicuramente quelli i cui principi attivi sono Fipronil, Metoprene, Imidacloprid e Permetrina, che prima agiscono sul sistema nervoso del parassita, portando a paralisi, quindi con un azione adulticida oppure come inibitori della crescita, agendo nelle varie fasi del ciclo biologico da uovo a insetto adulto. Molti dei prodotti in commercio combinano le due molecole, sfruttando entrambe le azioni per prolungare l’efficacia del prodotto stesso ed evitare fenomeni di resistenza che, purtroppo, sono frequenti. Queste molecole presentano però un certa tossicità, sia per l’uomo sia per l’animale, quindi devono essere somministrati con molta attenzione (la permetrina, per esempio, è tossica per i gatti e ne provoca la morte).

Oggi il mercato si arricchisce di nuovi prodotti ad azione antiparassitaria, i cui componenti però sono di origine naturale. Le Piretrine, classe di molecole naturali note già da tempo per la loro attività antiparassitaria, sono estratte dal Chrysanthemum cineraefolium, i cui capolini essiccati e polverizzati danno luogo alla polvere di Piretro, da cui deriva il nome. La loro attività parassiticida, di breve durata per la bassa tossicità, si esplica per contatto e/o per ingestione, agendo sul sistema nervoso e portando a paralisi. Inoltre, a contatto con l’aria e la luce le Piretrine si degradano, per cui in commercio si trovano solo dei derivati semisintetici o sintetici, i piretroidi, non scevri di tossicità per l’uomo. Attuale ed importate è invece l’Olio di Neem, una sostanza ad azione antiparassitaria presente in nuove formulazioni. L’Olio di Neem deriva da un’albero, l’ “Azadirachta indica”, di origine indiana e nota come “l’Albero che allevia le malattie” in quanto vanta proprietà antinfiammatorie, antipiretiche, analgesiche, antimicotiche e antiparassitarie. Negli anni ‘60, in Sudan, alcuni studiosi assistettero ad un attacco di locuste, che divorarono le foglie di tutti gli alberi di varie piantagioni senza però intaccare alcuna foglia dell’albero del Neem. Da questa osservazione iniziarono degli studi e si scoprì una buona attività repellente e antiparassitaria verso circa 200 insetti. Gli agricoltori del centro America utilizzano come repellenti nelle loro colture una soluzione ottenuta da macerazione per 20 giorni dei semi triturati. 

L’azione antiparassitaria del Neem si esplica:

  • come insetticida, alterando le capacità riproduttive e metaboliche dell’insetto adulto;
  • come IGR (inibitore della crescita), bloccando le metamorfosi nei vari stadi del ciclo vitale degli insetti;
  • come repellente, per la presenza di salannina.

Gli studi dimostrano che il Neem, benché tossico per alcuni tipi di insetto, non lo è per gli animali a sangue caldo e risulta quindi innocuo sia per l’uomo sia per i propri animali da compagnia. Infatti, negli USA, da anni sono registrati per l’uomo prodotti in spray ad azione repellente contro pulci, zecche, zanzare oppure degli shampoo per le pediculosi dei bambini. In Italia in questi ultimi anni si trovano degli shampoo antipediculosi. In veterinaria ci sono nuovi prodotti a base di Olio di Neem, che hanno un’alta efficacia sia come insetticida sia come repellenti per pulci, zecche, zanzare e flebotomi e non presentano tossicità né per l’animale né per l’uomo.